Google Penguin 4.0

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penguin-update-4Venerdì 23 settembre 2016 Google ha annunciato, attraverso il suo blog ufficiale, un nuovo aggiornamento per l’algoritmo Google Penguin: si è trattato di un momento per certi versi storico, perché il noto Pinguino non veniva aggiornato esattamente da 2 anni (ovvero dal 2014).Storico ma non certo inaspettato: erano già da mesi che le voci sul nuovo Penguin giravano in rete, così come le sue penalizzazioni aggiornate. Il sospetto, dunque, è che nonostante la fresca ufficialità, Google Penguin 4.0 fosse già attivo da un bel pezzo: almeno adesso, però, abbiamo la conferma del suo nuovo potere. Cosa cambia, dunque, con l’aggiornamento per Google Penguin 4.0?

 

Google Penguin 4.0: granulare e in real time

Leggendo il blog di Google, una delle prime cose che spicca è la cosiddetta “granularità” del nuovo algoritmo Google Penguin. Cosa s’intende? Non è molto chiaro, ma pare che il nuovo Pinguino sia in grado di penalizzare solo le sezioni o contenuti accusati di spam o di black hat SEO, lasciando tranquille le pagine innocenti del sito web: in altre parole, se prima veniva penalizzato l’intero sito, oggi questo non dovrebbe più accadere.

 

Ma veniamo al cambiamento più importante: da oggi Google Penguin è ufficialmente entrato a far parte del “core” di Google. Il che significa che sarà attivo 24 ore su 24 ed agirà in real time: un’ottima notizia per chi viene penalizzato e vuole rientrare in gioco ripulendo le proprie pagine dalle pratiche di SEO cattivo. Fino a pochi giorni fa, infatti, i siti penalizzati da Penguin venivano sottoposti a nuova verifica solo dopo un aggiornamento dell’algoritmo: considerando che fra il penultimo e l’ultimo aggiornamento sono passati 2 anni, il fatto che adesso avvenga in tempo reale fa ben sperare i marketers che hanno imparato – a proprie spese – la lezione.

 

Google Penguin 4.0: mazzata in arrivo per il black marketers

Al contrario, chi proprio non può gioire sono i black marketers, ovvero tutti coloro che per mantenere in vita il proprio business online fanno leva su pratiche di marketing considerate illegali da Google. Chi sfrutta le strategie di black hat SEO, oggi dovrà temere costantemente di essere penalizzato. In realtà, nel corso di queste settimane Google ha già fatto cadere molte teste, alcune delle quali resistevano impunite da molto tempo: la prova che Google Penguin 4.0 era già attivo da tempo, pronto per fare un bel repulisti silenzioso.

 

Come fare SEO dopo Google Penguin 4.0?

Molti marketers già si stanno arrovellando sulla seguente domanda: adesso che Google ha aggiornato Penguin alla versione 4.0, come devono essere progettate le nuove strategie di web marketing? In realtà non cambierà proprio nulla, almeno per chi si è sempre attenuto alle regole del motore di ricerca.

 

I backlinks avranno ancora un peso enorme per quanto riguarda il posizionamento di un sito sulla SERP di Google, ma dovranno essere forniti da portali autentici, in linea con l’argomento trattato da chi usufruisce del link d’ingresso, e ovviamente coerenti con il contenuto testuale che li circonda. Google Penguin 4.0 sarà semplicemente più attento nell’individuare i furbetti del link building.

 

Per questo motivo, se volete un consiglio, evitate sempre di rivolgervi a web agency che non conoscete alla perfezione, e che promettono di farvi schizzare su Google creando portali ad hoc per diffondere il vostro link: se non sono già nella lista nera di Google Penguin, vi entreranno presto. Quando vi rivolgete ad una web agency che gestisce link e contenuti di un vasto network di blog e di siti web, assicuratevi che tali siti siano REALI e conformi alle linee guida del motore di ricerca: in questo caso, Penguin non si interesserà a voi e, anzi, vi farà salire in graduatoria eliminando chi, fino a questo momento, ha sfruttato link artificiosi.

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